domenica 6 aprile 2014

15. LA VIRTÙ DELLA GENTILEZZA


 
Figli miei, siate buoni di cuore, perché l'anima che possiede questa virtù si rende simile al Sacro Cuore di Gesù, perché percorrendo la terra ha lasciato segni indelebili sul mio cammino, impronte che né tempeste impetuose né forti venti hanno potuto distruggere.

Trattò con gentilezza e dolcezza il peccatore, anima disgraziata posseduta dallo spirito del disordine morale. Le Sue dolci parole scendevano nella profondità dei loro cuori, le Sue Parole invitavano a un cambiamento, a una vera conversione del cuore

Trattò con gentilezza i malati, bisognosi del suo amore, desiderosi di guarigione e di cura.

Trattò con gentilezza i pellegrini e i visitatori che hanno incrociato il suo percorso perché una parola tenera muove al cambiamento e alla conversione, una parola sarcastica indurisce il cuore, lo ferisce, lo fa soffrire.

Trattò con gentilezza le folle che camminavano dietro di lui in cerca di un miracolo, o perché i suoi sermoni li confortavano.

Trattò con gentilezza la donna peccatrice, donna colta in flagrante, spogliata, donna rimproverata, censurata: i suoi modi affabili ammorbidirono la durezza del suo cuore.

Trattò con gentilezza Disma e Gesta, ma solo uno fu sedotto dalle sue grida verso il padre.

Trattò con gentilezza Zaccheo, esattore delle tasse: la sua cordialità lo costrinse a devolvere molto più di quanto egli avesse usurpato.

Gesù tratta con gentilezza tutti voi, perché siete il motivo della sua discesa sulla terra, voi siete la ragione della sua crocifissione e della sua redenzione, voi siete la gioia del suo Cuore, Cuore che palpita d’ amore per tutta l'umanità. La gentilezza distrugge l'arroganza, la dolcezza e l’amabilità costringono al cambiamento. La gentilezza è il nettare del cielo e addolcisce l'amarezza del cuore, è melassa d’amore che piace a ogni creatura.

 

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